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Oro e argento: sapete distinguere i “falsi”?

L’oro e l’argento sono certamente i metalli più diffusi tra i preziosi, e quasi sicuramente vi sarà capitato di chiedervi come distinguere un gioiello “vero” da un “falso”. Vi spieghiamo in questo articolo alcuni metodi che potete provare a casa 💍

1. La prima cosa da fare è verificare se è presente la punzonatura (indispensabile e obbligatoria per legge)

I gioielli sono contrassegnati da un marchio, detto punzonatura; è posizionata, generalmente, nella parte interna degli anelli, nella parte posteriore degli orecchini e vicino alla chiusura nei bracciali e nelle collane: è, dunque, nascosto, perciò salterà all’occhio solo tramite un’attenta osservazione del gioiello, potrebbe esservi d’aiuto la lente d’ingrandimento! 🔍

[ Nella lavorazione dei metalli, il termine punzonatura sta ad indicare la tecnica con la quale si imprime sull’oggetto il marchio identificativo del materiale. La legge italiana – e le normative europee vigenti – impongono l’obbligo di marchiare secondo codici prestabiliti sia l’oro che l’argento, così da rendere subito riconoscibile caratteristiche e provenienza dei metalli.
Oro e argento, che siano puri o in lega, devono riportare nel marchio sia il codice di identificazione (che ne certifica la provenienza) che la quantità in millesimi del prezioso contenuto. ]

Attenzione però ⚠️ Se leggete la scritta “750″ ma non è all’interno del simbolo indicato nella foto qui sotto (un rombo) allora il gioiello non è autentico. Fate attenzione anche alle carature esistenti.

Le carature reali esistenti sono:
8 CARATI = 333 MILLESIMI DI GRAMMO = TITOLO 333
12 CARATI = 500 MILLESIMI DI GRAMMO = TITOLO 500
14 CARATI = 585 MILLESIMI DI GRAMMO = TITOLO 585
18 CARATI = 750 MILLESIMI DI GRAMMO = TITOLO 750
22 CARATI = 916 MILLESIMI DI GRAMMO = TITOLO 916
24 CARATI = 999 MILLESIMI DI GRAMMO = TITOLO 999

2. La seconda semplice prova che potete fare è accertarvi che il gioiello non sia sbiadito o scolorito.

Infatti, i gioielli in oro o argento hanno un colore intenso e acceso, quindi con una piccola lima o carta abrasiva strofinate su una parte del gioiello asportando anche un po’ di materiale, per accertarvi che non siano presenti altri metalli sotto.

 

3. Un’altra semplice quanto efficace prova che vi consiglio è di avvicinare il gioiello ad una calamita, e assicurarvi che non venga attratto. 🧲

Oro e argento infatti, sono privi di ferro e quindi non magnetici.

Se vi siete chiesti cosa significano i due numeri che sicuramente avrete più volte sentito nominare: Oro 750 e Argento 925 👉🏻 continuate con la lettura!

Prima di rispondere alla domanda però, è doveroso un preambolo; sia l’oro che l’argento sono in natura due metalli duttili e malleabili. Questa caratteristica rende entrambi difficili da lavorare, ecco perché, per realizzare i gioielli, vengono legati ad altri metalli che gli conferiscono maggior durezza e stabilità.

Partiamo dall’oro. Il numero 750 indica la quantità di oro presente in ogni gioiello, che può essere misurata in carati o millesimi (in questo caso 750/1000). 

Se acquisti un gioiello in oro 750, significa che su 1000 parti, 750 sono di oro puro, mentre le restanti 250 sono di rame e di argento.

In Italia l’oro più utilizzato è quello da 750 millesimi (conosciuto anche come 18 carati). Nei paesi dell’est vengono usati di sovente anche l’oro 919, 990 e anche 999 millesimi, invece negli Stati Uniti, in Germania ed in Inghilterra i gioielli più comuni hanno un oro inferiore ai 750 millesimi.

 

 

Per l’argento, il concetto è lo stesso. Argento 925 significa che 925 parti su 1000 sono composte da argento, le restanti da rame. 

La cosa più importante per noi è che il cliente sia correttamente informato su quello che sta acquistando.

Ecco perché, se avete dubbi o domande sull’oro e sull’argento potete contattarci senza impegno. Siamo a Vostra disposizione!

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