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Mar

Tutti i colori dell’oro, Daniele Paulon racconta.

Lo sapevate che esistono ben 9 diversi colori di Oro? 🌈
Se la scelta del colore dell’oro varia in base al gusto personale e alle mode, invece il suo fascino è senza tempo.

Sì, avete capito bene, l’oro in gioielleria lo potete trovare in ben 9 colori, molti di più dei tradizionali giallo, bianco e rosa a cui siamo soliti pensare.

Vediamo in breve quali sono, e che caratteristiche hanno ✅

1) L’ORO GIALLO

L’oro giallo richiama lo stato naturale del prezioso così come viene trovato in natura, motivo per il quale l’oro 24 carati (considerato il più autentico) è puro al 99% ed è sempre giallo.
L’oro giallo usato comunemente in gioielleria è composto al 75% da oro, dal 7 al 13% da argento e dal 13 al 18% da rame. Le percentuali di argento e rame variano in base alla tonalità di giallo che si desidera ottenere.

 

2) L’ORO BIANCO

E’ il secondo colore più utilizzato in gioielleria. Ha guadagnato poco alla volta un posto importantissimo nei gioielli moderni, convincendo con il suo fascino discreto.
L’oro bianco fino al 2013 si otteneva dall’unione dell’oro con il nichel, ma, essendo quest’ultimo un metallo fortemente allergizzante, ne è stato vietato l’uso nei gioielli, e oggi vengono prevalentemente usati l’argento o il palladio. L’aggiunta di questi metalli smorza il colore giallo intenso naturale, fino a rendere i riflessi luminosi

 

3) L’ORO ROSA O ROSSO

L’oro rosa è composto al 75% da oro, al 5-6,5% da argento e al 18,5-20% da rame.
Come molte sono le tonalità del rosa, così la presenza di argento e rame è variabile. Più la percentuale di argento è elevata, più avremo un gioiello di colore rosa tenue e delicato, viceversa, maggiore è la percentuale di rame, più il nostro gioiello avrà una colorazione calda e intensa tendente più al rosso.

4) L’ORO VIOLA

Decisamente più raro e insolito, l’oro viola viene ottenuto attraverso la lega con un particolare alluminio. Questa unione ha però una resa più fragile rispetto alle altre leghe d’oro, motivo per il quale viene utilizzato raramente.

 

4) L’ORO VERDE

L’oro verde è reso tale con l’aggiunta di argento e rame in parti uguali, ognuno di questi metalli è presente nella lega per una percentuale pari al 12,5%.

4) L’ORO BLU

E’ una lega di oro e di ferro in cui un trattamento termico ossida gli atomi di ferro sulla superficie dell’oro e gli dona la colorazione azzurra. Altra variante per ottenere questa colorazione è è una lega di oro (46%), gallio o indio.

4) L’ORO NERO

Questo risultato si ottiene in seguito a diversi metodi e fusioni che possono variare dalla galvanotecnica, al rodio o al rutenio.

4) L’ORO GRIGIO

L’oro grigio si ottiene dall’unione di un particolare mix di oro, palladio, manganese e rame. Più questi metalli vengono aggiunti in quantità minime più il colore si avvicina maggiormente a quello dell’oro bianco.

Qualche altra curiosità sull’oro…da sempre considerato tra i metalli più preziosi: è l’unico metallo giallo, e fin dai tempi più antichi veniva connesso al culto solare☀️

Già nell’età del Bronzo esisteva un intenso commercio di oro e gioielli, eseguiti nelle più complesse tecniche di oreficeria di provenienza prevalentemente medio-orientale venivano esportati in tutto il mondo conosciuto, in particolare dai Fenici.

Il nome greco dell’oro è chrysos e deriva da lingue semitiche: il suo significato è “metallo giallo”.

L’uomo iniziò a estrarre l’oro circa 6.000 anni fa, e stando a calcoli molto approssimativi si pensa che in tutta la sua storia sia stato estratto qualcosa come 100-135.000 tonnellate d’oro (un cubo con lati di 17-18 metri). Si stima che almeno il 10% di tutto l’oro estratto sia andato perso: nei fondali marini, in tesori sepolti chissà dove, polverizzato durante la lavorazione e consunto nell’impiego delle monete.

Se vi abbiamo incuriosito, o volete approfondire il discorso, siamo a vostra completa disposizione!

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